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A nord di Ascea e dell’antica città di Velia e a soli 4 km da Vallo della Lucania, il comune di Ceraso è un centro amministrativo e commerciale del Cilento con il capoluogo e le cinque frazioni di S. Biase, Massascusa, Santa Barbara, Petrosa e Metoio per un totale di circa 2500 abitanti.
Il toponimo "Ceraso" deriva dal termine latino cerasus, probabilmente per la massiccia presenza in passato di piante di ciliegio. In epoca antica fu un trafficato nodo viario per la sua collocazione poco distante dalla costa ed in particolare da Elea e dai maggiori centri dell’entroterra. La posizione geografica e la presenza di legname in quantità nelle prossimità del fiume Palistro, alla cui foce era il porto settentrionale di Velia, favorirono l'insediamento di un primo nucleo abitativo ad opera dei greci di Focea e di Velia. Con il passare del tempo il territorio di Ceraso assunse maggiore importanza soprattutto quando in età romana fu realizzato il collegamento viario con Vallo della Lucania. L’antico casale seguì le sorti della Baronia di Novi, di cui era feudo, fino al 1806 anno in cui venne proclamata abolita la feudalità. Come la maggior parte dei paesi del Cilento anche Ceraso tra la fine del XIX secolo e l’inizio del secolo scorso non fu risparmiato dalla progressiva e costante diminuzione della popolazione che vivendo in condizione economiche precarie cercò in terra straniera e in particolare nelle Americhe condizioni di vita più dignitose.
Oggi il territorio di Ceraso è essenzialmente vocato all’agricoltura. Pregevoli sono la coltivazione dell’olivo e la produzione di olio ricavato prevalentemente da olive pisciottane. Ceraso aderisce all'Associazione Nazionale Città dell'Olio per promuovere la produzione tipica di olio extravergine d'oliva e favorire la diffusione della cultura dell'ulivo e la tutela della qualità.
Da visitare la chiesa di San Nicola di Bari, ricostruita sulla precedente del IV secolo ora presenta la facciata neoclassica e gli interni in stile sobriamente barocco, il palazzo Lancillotti - Ebner del XV secolo, i Palazzi Castiello e Pannicelli, il Palazzo De Marsilio, in località Petrosa, uno degli esempi più belli di abitazione rurale del Cilento e i caratteristici vicoletti che si diramano a raggiera dalla piazza principale del paese. Interessanti sono anche la frazione Santa Barbara, bella e in parte intatta nel nucleo antico e la frazione San Biase dove si trova il possente palazzo gentilizio sede di incontri per organizzare le rivolte durante i moti rivoluzionari del Cilento del secolo XIX.
Abitanti: 2.498 - Frazioni: Massascusa, Metoio, Petrosa, San Biase, Santa Barbara - Comuni contigui: Ascea, Castelnuovo Cilento, Cuccaro Vetere, Futani, Novi Velia, San Mauro La Bruca, Vallo della Lucania.
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Area archeologica di Elea Velia. La visita inizia dal quartiere meridionale, accedendo per la visita alla Porta Marina Sud e alle terme edificate in epoca Romana... Continua
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